Quale Bibbia?-Primo confronto
Come scritto nel post precedente pubblico qui un confronto tra cinque diverse edizioni della Bibbia in mio possesso, dove potete valutare personalmente le differenze presenti. Si tratta di due Bibbie cattoliche, una protestante, una interconfessionale e una della congregazione dei Testimoni di Geova.
Qualcuno sostiene che alla fine, in generale, pur essendoci differenze sui termini utilizzati a volte, il messaggio non si perde, perché fondamentalmente coerente, a prescindere dalla traduzione che leggiamo. In questo caso specifico però vi metto un passaggio dove nella stessa frase troviamo un’edizione che utilizza un termine (“maledirà”) che viene tradotto in un’altra versione con il suo esatto contrario (“benedirà”). Questo è il motivo per il quale utilizzo proprio questo passaggio.
(Ho messo anche un link al testo originale in ebraico, che chi conosce potrà utilizzare come riferimento.)
Il testo biblico completo, a prescindere dal canone di riferimento utilizzato, è pieno di un numero elevatissimo di passaggi interpretati in modi molteplici, come vedremo in futuro.
La sfida celeste del titolo è quella ormai famosa tra Satana (in una versione definito “il satana” in minuscolo, che qui non è un nome, ma un sostantivo) e Dio. (L’ebraico שָּׂטָ֖ן viene tradotto in contesti non biblici anche come l’avversario o l’accusatore, ma più sovente come “l’avversario” o anche come diavolo, mentre qui viene tradotto usualmente come nome indicante l’avversario di Dio per antonomasia.)
Nel versetto 6 del libro di Giobbe vediamo che i figli di Dio, tradotti anche come “creature celesti”, si presentano davanti a Dio e anche Satana (o il satana) è presente. Avete letto bene. In questo passaggio (Giobbe 1:6-12) della Bibbia Satana, considerato normalmente come la fonte di ogni male, si trova in mezza alla corte celeste e oltretutto sfida Dio.
In che modo?
Dopo che Dio si rivolge direttamente a Satana per elogiare il fedele Giobbe, questi gli dice che anche solamente togliendogli le benedizioni ricevute questa cosa cambierebbe. Dio così concede a Satana il potere su ciò che appartiene a Giobbe ponendogli il limite di “non stendere la sua mano su di lui”. In seguito alla sfida Giobbe perderà addirittura tutti i suoi figli (Giobbe 1:19).
Nei secoli sono stati scritti fiumi d’inchiostro su questo libro della Bibbia e sull’origine stessa del male, sulla libertà che Dio concede al male stesso sugli uomini retti, come in questo caso Giobbe, che perdendo apparentemente la grazia divina viene poi accusato ingiustamente dai suoi amici di essersi allontanato con il suo agire da Dio, meritandosi così l’ira divina.
Giobbe è innocente. Eppure Dio concede la libertà a Satana di fare varie cose, sui suoi possedimenti e anche sulla sua famiglia, e tutto per provare che egli è devoto a Dio a prescindere dalle circostanze esterne.
In vari scritti qualcuno definisce “infantile” il fatto di confondere Satana con “il satana”, ma il testo ebraico non chiarisce la frase in sé. Inoltre esistono innumerevoli interpretazioni del passaggio, anche nella tradizione ebraica, che non sono in accordo tra loro.
La sofferenza del giusto diventa così nel libro di Giobbe tema di discussione tra i vari personaggi che appaiono e parlano, tra accuse dirette a Giobbe e riflessioni sull’imponderabile origine delle motivazioni che spingono Dio nelle sue azioni nel mondo.
Riflessioni che hanno portato nel tempo anche molti teologi del mondo ebraico a confrontarsi sulle motivazioni ultime della Shoah, in quella che viene definita “Teologia dell’Olocausto”.
Questa s’interroga sulle origini del male, tra l’idea del sacrificio necessario in modo che i peccati del mondo vengano purificati attraverso il sangue versato dagli innocenti, e l’idea del prezzo da pagare per il libero arbitrio umano, che sposta così la responsabilità del male da Dio alle scelte dell’umanità stessa.
Il tema delle origini del male ancora oggi per molti credenti risulta inspiegabile, mentre altri utilizzano l’idea stessa di un piano preordinato che alla fine porterà al trionfo di ogni bene, dopo che il male sarà lasciato libero di agire nel mondo, portando così a separare, in una delle visioni escatologiche cristiane, coloro che hanno agito rettamente dagli altri.
Giobbe 1,6-12-Versione tratta da “La Bibbia di Gerusalemme”-edizione italiana del 2009 con l’Imprimatur del Card. Carlo Caffarra, Arcivescovo di Bologna, del 14 novembre 2008-Per il testo della traduzione in lingua italiana de La Sacra Bibbia nella versione ufficiale a cura della Conferenza Episcopale Italiana-©2008 Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena- ©2008 Libreria Editrice Vaticana
6 Ora, un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana andò in mezzo a loro. 7 Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo». 8 Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio e lontano dal male». 9 Satana rispose al Signore: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla? 10 Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra. 11 Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti maledirà apertamente!». 12 Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui». Satana si ritirò dalla presenza del Signore.
Giobbe 1,6-12-Versione tratta da “La Sacra Bibbia”-Traduzione dai testi originali-Edizioni Paoline-Finito di stampare negli stabilimenti litografici paolini a Roma, febbraio 1964-Imprimatur Curia Episcopalis Albanen 24-6-1958
6 Un giorno avvenne che i figli d’Iddio andarono a presentarsi davanti al Signore e il satana andò pure in mezzo a loro. 7 E il Signore chiese al satana: «Da dove vieni?». E il satana rispose al Signore dicendo: «Dal percorrere la terra e dall’aggirarmi per essa». 8 E il Signore disse al satana: «Hai posto il tuo cuore sul mio servo Giobbe, che nessun come lui c’è sulla terra, uomo perfetto ed integro, timorato d’Iddio e lontanono dal male?». 9 E il satana rispose al Signore e disse: «Forse per nulla teme Giobbe Iddio? 10 Non hai messo una siepe intorno a lui e intorno alla sua casa e a tutto ciò che è suo? L’opera delle sue mani hai benedetto e il suo bestiame abbonda sulla terra. 11 Ma e…stendi un poco la tua mano e tocca quel ch’è suo: vedrai…se non ti benedice in faccia!». 12 Il Signore disse al satana: «Ecco, tutto quello ch’è suo è in mano tua, solo su lui non stender la tua mano». E il satana partì dalla presenza del Signore.
Giobbe 1,6-12-Versione tratta La Sacra Bibbia-Con note e commenti di John MacArthur (pastore della Grace Community Church di Sun Valley, in California, dal 1969)-Nuova Riveduta 2006-Società Biblica di Ginevra
6 Un giorno i figli di Dio vennero a presentarsi davanti al SIGNORE, e satana venne anch’egli in mezzo a loro. 7 Il SIGNORE disse a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al SIGNORE: «Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa». 8 Il SIGNORE disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n’è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male». 9 Satana rispose al SIGNORE: «É forse per nulla che Giobbe teme Dio? 10 Non l’hai forse circondato di un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l’opera delle sue mani e il suo bestiame ricopre tutto il paese. 11 Ma stendi un po’ la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia!». 12 Il SIGNORE disse a Satana: «Ebbene, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto non stender la mano sulla sua persona». E Satana si ritirò dalla presenza del SIGNORE.
Giobbe 1,6-12-Versione tratta da “PAROLA del SIGNORE-La Bibbia INTERCOFFESSIONALE”-Approvato dall’Alleanza Biblica Universale (Direzione Europa) e, da parte cattolica, dalla autorità ecclesiastica (Conferenza Episcopale Italiana)-© United Bible Societies 2000
6 Un giorno le creature celesti si presentarono davanti al Signore. e anche Satana andò in mezzo a loro. 7 Il Signore chiese a satana: «Da dove vieni?». Satana rispose al Signore: «Da un giro sulla terra, che ho percorsa». 8 Il Signore disse a satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male». 9 Satana rispose al Signore e disse: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla? 10 Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra. 11 Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!». 12 Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui». Satana si allontanò dal Signore.
Giobbe 1,6-12-Versione tratta da Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture-Basata sulla versione inglese del 2013 eseguita dal COMITATO DI TRADUZIONE DELLA BIBBIA DEL NUOVO MONDO con la consultazione delle lingue originali-Stampa luglio 2017-©WATCH TOWER BIBLE AND TRACT SOCIETY OF PENNSYLVANIA
6 Arrivò il giorno in cui i figli del vero Dio si presentarono al cospetto di Geova, e con loro entrò anche Satana. 7 Geova gli chiese: «Da dove vieni?». Satana rispose a Geova: «Dal vagare e dal camminare per la terra». 8 Allora Geova disse a Satana: «Hai notato il mio servitore Giobbe? Non c’è nessuno come lui sulla terra. É un uomo integro e giusto, che teme Dio e si tiene lontano dal male». 9 Satana rispose a Geova: «É forse per nulla che Giobbe teme Dio? 10 Non hai forse messo una siepe intorno a lui, alla sua casa e a ogni cosa he possiede? Hai benedetto l’opera delle sue mani e il suo bestiame è aumentato molto nel paese. 11 Prova invece a stendere la mano e a toccare tutto ciò che ha, e vedrai se non ti maledirà apertamente». 12 Quindi Geova disse a Satana: «Ecco, ogni cosa che ha è nelle tue mani. Bada solo di non toccare lui!» Così Satana si ritirò dalla presenza di Geova.