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Ipocrisia occidentale

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  • Commenti dell'articolo:4 commenti

Mi rendo conto che alcuni temi che tratterò potrebbero risultare poco confortevoli per una parte di voi, ma credo che sia importante che qualcuno scriva quello che molti media mainstream non hanno intenzione di mostrare, e cioè, come potete immaginare dal titolo, dell’ipocrisia dell’Occidente.

Ovviamente essendo anche io, e probabilmente anche voi, parte di questa parte di mondo in un certo senso nemmeno noi ci possiamo esimere dal fatto di essere in un certo senso con/causa di molte cose che avvengono in giro per il mondo.

Noi occidentali crediamo spesso di essere il centro del mondo, che tutto ruoti intorno a noi, e bisogna dire che in un certo senso questo è vero. Ma non nel senso che forse immaginate, e cioè che siamo “l’esempio migliore di civiltà”, al quale altri popoli dovrebbero aspirare, ma nel senso che l’economia che abbiamo stabilito nel mondo é da secoli condizionata dalle nostre scelte.
Avete notato che oggi come oggi le scelte di un singolo governo, in questo caso della nazione con quella che dovrebbe essere la più forte economia mondiale, può condizionare l’economia mondiale.

Le grandi colonie in passato e l’economia globale fino a ora ci hanno messo al centro della storia, ma non crediate che siamo così amati nel pianeta come ci piace pensare…L’Occidente nell’ultimo secolo, pur parlando e parlando di democrazia, ha sostenuto, e spesso supportato e finanziato, alcuni dei regimi più feroci del pianeta, accusando poi alcuni paesi, i veri concorrenti economici, di essere “non democratici”.(Poi che questi paesi spesso non lo siano è un’altra storia e va raccontata un’altra volta.)

Basta leggere la storia del Novecento per capire come gli Stati Uniti, per esempio, hanno sostenuto e foraggiato nel tempo, dittature feroci, sostenendo anche spesso colpi di stato che hanno sostituito governi democraticamente eletti, che hanno soffocato la popolazione nel sangue. Potrei dilungarmi a lungo, ma faccio un esempio su tutti, citando una data che rimarrà per sempre fissa nella storia per vari motivi.

L’11 settembre, ma non quello del 2001, bensì quello del 1973, anno nel quale ci fu il colpo di stato in Cile, dove il generale Pinochet, massacrò migliaia di civili, nonché il presidente Salvador Allende, instaurando una delle dittature più sanguinarie della storia del Sudamerica.

Oppure potremmo citare il colpo di stato in Indonesia del 1975, dove prese il potere il generale Suharto, che massacrò nel tempo oltre un milione e mezzo di persone, che rovesciò un governo eletto dal popolo, che però aveva portato al governo, ahinoi, il Partito Comunista Indonesiano, inviso agli americani.

Ma perché limitarsi agli Stati Uniti, quando personaggi come Papa Doc, dittatore di Haiti, o Bokassa, autoproclamatosi imperatore delle Repubblica Centrafricana, hanno finito i loro giorni come ospiti della Francia, quando finalmente la popolazione dei loro paesi si era ribellato?

E come dimenticare le visite di stato in Kazakistan, dove l’Italia è il massimo partner commerciale occidentale di una delle dittature più sanguinarie del mondo, dove, i vari Napolitano, Berlusconi, Prodi e compagnia cantando, negli anni hanno usato parole di elogio per un paese che l’osservatorio internazionale della libertà d’espressione vede al 142° posto nel mondo nel 2024.

Che dire poi delle ottime relazioni con il Turkmenistan, o con l’Arabia Saudita, che dalla loro hanno fiumi di petrolio e gas, oltre che manganelli e purghe per i loro popoli?

Mentre il grande pubblico si beve la “storica lotta per la democrazia” dell’Occidente i governi occidentali accusano la Russia di essere contro il diritto internazionale nella guerra contro l’Ucraina, rimanendo invece in silenzio quando da decenni in Israele il popolo palestinese vive in un regime di Apartheid, essendo supportato senza possibilità di replica dall’Occidente tutto. (Qui qualcuno potrebbe storcere il naso, ma i problemi del conflitto israelo/palestinese nascono moooooooooolto prima del 7 ottobre. Pubblicherò dei post al riguardo. Guarda caso, mi sono letto anche i documenti di vari congressi del movimento sionista…)

Putin poi è un dittatore, vero. I suoi avversari politici nel tempo o sono stati incarcerati, oppure per qualche “oscuro motivo” sono ripartiti per miglior vita. Dittatori però lo sono anche molti altri su questo pianeta, che però vengono elogiati dai nostri governi.

Per loro magari nel tempo avremo la possibilità di scrivere qualcosa al riguardo in futuro.

Spesso per meri motivi economici noi occidentali comunque rimaniamo in silenzio, dato che lo sfruttamento di giacimenti di gas egiziano, per esempio, è più importante per il nostro paese della vita e della verità sulla morte di un ragazzo italiano.

Vi consiglio un podcast satirico, che potete trovare su Spotify e altre piattaforme di streaming, dedicato alle varie tirannie intitolato “Tyranny”.

Prima delle elezioni americane dello scorso novembre hanno fatto una serie di puntate sulle dittature appoggiate dagli Stati Uniti, da Saddam Hussein (certo, prima di farlo fuori é stato foraggiato per anni), a Noriega in Nicaragua, dal già citato Pinochet a Mobutu in Congo/Zaire…

La nostra ipocrisia, quella dell’Occidente, è lampante agli occhi del resto del mondo. Indubbiamente già i BRICS cambieranno alcune dinamiche dell’economia mondiale. Vedremo poi se la nostra democrazia, che in vari casi pare truccata da ingerenze estere, o da sovvenzioni importanti di multimiliardari, reggerà.

Elon Musk docet.

Buona democrazia a tutti.

Questo articolo ha 4 commenti

  1. Dario Mario

    Grazie Marco. Analisi che condivido. Più che occidente in generale, credo si tratti di potentati economici che decidono per i noi disponendo dei media, potentati interconnessi anche con forze economiche non occidentali. È la storia eterna, a volte si alleano, a volte si scontrano, a volte restano rivali senza arrivare alla guerra. La plebe conta zero oggi come allora. Per questo non parlerei di occidente contrapposto agli altri generalizzando, ma di chi sta in basso e di chi sta in alti, come è sempre stato salvo brevi parentesi.

    1. Marco Lazzara

      Grazie a te carissimo.
      In questo caso mi sono concentrato sull’ipocrisia della nostra società. In un post ovviamente é necessario generalizzare. Nel tempo però penso che scriverò anche di altre realtà.
      La contrapposizione storica è sempre, come giustamente scrivi,tra potentati e plebe, non solo in Occidente.
      Purtroppo però spesso la “plebe” è condizionata senza nemmeno rendersene conto, un po’ come ne “Il mondo nuovo” di Huxley.
      Il pensiero delle masse è forgiato in modo da eliminare il dissenso, oppure di marginalizzare chi non si omologa al pensiero imperante.
      Personalmente ho fiducia nel fatto che ci siano persone che scelgano consapevolmente di ampliare il proprio modo di vedere per comprendere più a fondo lo stato delle cose.
      Un caro saluto.

  2. Michele Russo

    Ricordiamoci sempre che gli yankees hanno commesso il più grande genocidio della storia. Tra i 50 e i 100 milioni di nativi americani. E quelli non sterminati sono stati relegati nelle riserve fornendo loro scorte massicce di alcolici per farli morire di altro.

    1. Marco Lazzara

      Dobbiamo ricordarci di tutti gli stermini fatti da noi occidentali:
      Gli Yankees negli States, gli spagnoli in Sudamerica, i tedeschi in Namibia, i belgi in Congo, gli inglesi in India, oltre alla Shoah, alla tratta degli schiavi africani, e molto molto altro.

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